Plagiocefalia Neonatale.
La plagiocefalia neonatale è una problematiche che si sviluppa nei primi mesi di vita del bambino …
Cos’è una Plagiocefalia Neonatale.
La plagiocefalia neonatale è una delle patologie della deformità del cranio dei bambini.
Insieme alla pachicefalia, scafocefalia, brachicefalia, la plagiocefalia è una problematica che dipende dallo scorretto posizionamento delle ossa che costituiscono il cranio. Infatti non bisogna immaginare la scatola cranica come una scatola chiusa e ferma. Questa è costituita da 22 ossa che tra di loro si articolano creando una forma che nella sua normalità, nella zona posteriore, è tendente ad una sfera.
Nel caso della plagiocefalie il neonato presenta una forma asimmetrica del cranio.
Da cosa è causata?
La plagiocefalia neonatale è forse la problematica che più mette in evidenza la malleabilità dei tessuti del neonato. L’elasticità del cranio è la caratteristica che permette al neonato durante il parto di poter far uscire la testa e successivamente il corpo con “minori difficoltà” dal canale vaginale. Con questo naturalmente non si vuole sminurie i tremendi e disumani dolori che durante un travaglio una donna percepisce. Tutt’altro …
Sicuramente in questo caso la natura è stata molto attenta, donando una malleabilità eccezionale al cranio che nel passaggio tende a deformarsi.
Stiamo parlando di quelle che sono le sollecitazione che ci possono essere durante un parto naturale. Le sollecitazione in un parto cesareo sono di altro ordine.
Quindi sicuramente una delle cause principe è da ricercare in un parto naturale. Molte volte le ossa del cranio del neonato subiscono delle lesioni osteopatiche. Non sono vere e proprie lesioni, per come noi siamo abituati a pensarle. Non sono causate da traumi. Semplicemente dopo l’effetto compressivo subito nel canale vaginale, la testa non ha un ritorno elastico alla sua forma intrauterina.
Un’altro elemento che può causare una plagiocefalia è il mantenimento da parte del neonato di una posizione del capo ruotato sempre da un lato. Questo è forse il motivo più frequente che porta alla formazione di una deformità cranica.
Infine esiste anche un scuola di pensiero che sostiene che alcune delle problematiche che si manifestano nella vita extrauterina possano dipendere da atteggiamenti disfunzionali che il feto ha riscontrato durante la vita intrauterina. Lasciamo a voi riflettere su quanto una possibile posizione non ottimale del bimbo che poggia per la maggiorparte del tempo con il capo sull’osso iliaco della madre, possa influenzare accomodamenti cranici. Gli stessi potranno dare vita a disfunzioni craniche nella vita extrauterina.
Le Soluzioni?
Innanzitutto consigliamo un approccio sereno da parte dei genitori. Questo è fondamentale.
Se pur la plagiocefalia neonatale si presenta anche con importanti deformazioni craniche non bisogna agitarsi o farsi prendere dal panico. Sopratutto consigliamo ai coraggiosi neo papà che partecipano al travaglio della propria compagna o moglie, di non spaventarsi se durante le prime decine di minuti subito dopo il parto, il loro figlio ha un cranio a dir poco spaventoso. Fa parte della natura. Non ve lo potete ricordare ma anche voi se siete nati con parto spontaneo avete subito grosse sollecitazioni e la vostra piccola testolina ha assunto forme assurde … Quella non è plagiocefalia …
Al contrario quando il bimbo continua ad avere sempre la testa in appoggio ruotata dallo stesso lato, provate con una semplice osservazione a vedere se le simmetriche craniche vengano rispettate. Non è difficile. Basta notare se il lato destro del cranio è simile per forma e dimensione al lato sinitro. Se così non fosse, il cosiglio è quello di interpellare un osteopata neonatale per una valutazione professionale. Non vi affidate al vostro osteopata (nel caso in cui ne aveste già uno), se questo non ha specializzazioni in ambito pediatrico. L’osteopatia pediatrica è differente da quella per adulti.
Una valutazione ostepatica neonatale può durare circa 30 min. Attraverso un’analisi del movimento cranio sacrale si vanno a testare tutte le capacità del neonato, naturalmente dal punto di vista osteopatico. Attraverso tecniche molto delicate e sensibili si possono correggere e riarmonizzare i movimenti minori e riportare, nel caso specifico di una plagiocefalia neonatale, una morfologia del capo corretta. In alcuni casi già dopo la prima seduta si possono apprezzare i primi effetti positivi.
L’approccio Osteopatico Neonatale.
In molti Paesi esteri, l’approccio osteopatico sul neonato è molto utilizzato.
Personalmente consiglio ai genitori di interpellare l’osteopata entro i primi 15 gg di vita del neonato. Anche se questo non manifesta nessuna problematica. Ricordo che l’approccio osteopatico non è un approccio esclusivamente curatico, bensì preventivo e di mantenimento del benessere del neonato. So che è difficile affidare i vostri piccoli nelle mani di uno sconosciuto, sopratutto se non ne vedete un motivo. Considerate che molte volte le disfunzioni non sono visibili e sono asintomatiche e trattarle prima di una manifestazione chiara, è risolutivo in termini assoluti.
Dopo una prima valutazione osteopatica consiglio dei controlli a compimento del primo e del terzo mese di vita. E successivamente del primo anno di vita.
Questo perchè in corrispondenza di questi momenti si manifesta lo sviluppo di attività motori e sensori importanti da valutare.
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