Svezzamento, dubbi e cosa deve sapere la mamma
Oggi lo Studio MPA insieme alla dott.ssa Querella parla di svezzamento, cosa c’è da sapere …
Svezzamento: cosa c’è da sapere!
Oggi con la dott.ssa Querella parliamo di svezzamento, una delle fasi più delicate per la formazione dell’intestino del bambino, affinché possa crescere sano e ricco di batteri benefici per l’organismo.
Con il termine svezzamento si intende il passaggio da un’alimentazione esclusiva a base di latte materno o in formula, ad una mista, con un graduale inserimento di tutti i cibi semisolidi e solidi.
Meglio parlare di “alimentazione complementare” per i primi mesi
In ambito scientifico oggi si preferisce definire lo svezzamento con il termine “Alimentazione complementare” che meglio identifica come il cibo solido viene gradualmente integrato al latte materno o in formula, che per i primi mesi resta l’alimento per eccellenza del bambino.
E’ importante che il latte non venga sostituito ma aggiunto agli alimenti solidi o semisolidi. La sua ricchezza in nutrienti ed in particolar modo in oligosaccaridi (noti come HMO – Human Milk Oligosaccharides) è fondamentale, come protezione da agenti patogeni e tossine, e anche da eventuali allergie.
Dopo il lattosio (70g/L) e grassi (variabili tra 30-60 g/L) gli oligosaccaridi rappresentano il terzo maggiore componente solido del latte materno. La maggior parte di questi non è assorbita a livello gastrico e raggiungendo l’intestino crea una resistente barriera protettiva contro virus e batteri patogeni intestinali.
Quando e come iniziare?
4, 6 mesi…ogni bambino ha le sue tempistiche per l’introduzione dei primi cibi soldi. Sicuramente quando il latte materno da solo non è più in grado di soddisfare il fabbisogno energetico e non prima dei 4 mesi di vita. Dal raggiungimento della maturità digestiva (solitamente raggiunti i 4-5 mesi) si può provare a sperimentare il suo interesse verso la pappa più solida.
Una volta consolidato il fatto che il bambino mostra curiosità ed esigenze verso qualcosa di nuovo, la famiglia gioca un ruolo molto importante. Dato che mamma e papà per il piccolo, rappresentano l’esempio da seguire, è essenziale che tutta la famiglia conduca un buono stile alimentare. Assodato ciò si può iniziare con piccoli bocconi che naturalmente vanno frullati e sminuzzati ma soprattutto inseriti nei giusti tempi e modalità.
Sempre meglio introdurre un alimento per volta per verificare non solo apprezzamento ma soprattutto eventuali intolleranze. Molto utile la fibra soprattutto per prevenire la stipsi e sostenere una ricca flora batterica positiva.
Approccio dello Studio MPA
Lo Studio MPA si presenta al pubblico con un approccio multidisciplinare. Il Prof. Alessi, titolare della struttura, infatti collabora con differenti professionisti che interagiscono: osteopata, nutrizionista, iridologa, psicoterapeuta, logopedista ed istruttore Yoga.
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