La fascite plantare

La fascite plantare: cos’è, quali sono le cause, quali i sintomi. Lo studio MPA spiega come trattarla …

Il piede e la fascite plantare

Il piede è il primo punto d’ appoggio del nostro corpo con il terreno. La sua struttura è molto complessa perchè costituita da diverse articolazioni ed un sistema tendino-legamentoso che ha la funzione di stabilizzarne ogni elemento. Il piede fisiologicamente possiede 2 archi: arco plantare frontale ed arco plantare sagittale.

Nella maggiorpoarte dei casi le fasciti plantari interessano la la curva del piede sagittale.  Nella vita quotidiana, siamo costantemente sottoposti a continue sollecitazioni della pianta e più precisamente del legamento arcuato (un legamento molto spesso che ha inserzione su calcagno e metatarso). Le ripetute sollecitazioni sulla fascia plantare creano delle microlesioni che inevitabilmente porteranno dolenza. Solitamente la sofferenza si manifesta in maniera più acuta al mattino appena svegli per poi ridursi con il movimento del piede.

Cause della fascite planatare

Le principali cause della fascite plantare vengono troviamo in tutto ciò che può portare un sovraccarico del piede:

• sovrappeso
• postura sbagliata
• sovraccarico da sport
• calzatura non appropriata
• contratture sui muscoli del gastrocnemio e del soleo
• una ridotta elasticità del tendine achilleo.

Solitamente nello sport il dolore per fascite plantare è acuto in fase di riscaldamento e all’ inizio dell’ attività. Una volta che i muscoli del piede si riscaldano il dolore tende a diminuire. Nel caso di temperature molto alte questo problematica aumenta la sua manifestazione. Se durante l ‘attività il dolore persiste significa che si è raggiunto un livello di infiammazione abbastanza importante e sarebbe molto utile interrompere le attività per dedicarsi ad un percorso di recupero.

Sintomi

I sintomi della fascite plantare possono essere molteplici:

• dolenza al calcagno
• affaticamento dei muscoli gastrocnemio e soleo
• dolenza sull’ avampiede
• perdita di elasticità muscolare.

Solitamente quando si hanno i sintomi sopracitati il medico diagnostica fascite plantare, ma qual’è realmente la soluzione a tale infiammazione?

Come trattare la fascite plantare

Molti risponderebbero che il plantare è la soluzione migliore e più valida. Con la nostra esperienza siamo in grado di dire che in realtà il plantare è un pagliativo che va a nascondere il reale problema. Molto più utile potrebbe essere un programma di disinfiammazione attraverso terapia fisica strumentale (ultrasuoni e biofeedback) unito ad una terapia manuale per andare a detendere tutti i tessuti molli: muscoli legamenti e tendini. Un ruolo fondamentale lo ricopre l’ osteopatia che può andare a sistemare tutte le articolazioni che sono in disfunzione.

Molto importante è il ruolo che ricopre la ginnastica posturale. Questa serve a migliorare il modo in cui il piede appoggia con il terreno e ad evitare che si creino tensioni a livello della pianta del piede

Come lo studio MPA “combatte” la fascite plantare

La prima cosa che andiamo a fare quando riceviamo un paziente affetto da fascite plantare è un test oggettivo attraverso la pedana baropodometrica. In questo test si studia l’ appoggio del piede e il movimento del baricentro corporeo. Il test è molto utile in questo caso per capire se la problematica sia dovuta solo ad un sovraccarico oppure ad altri fattori come la postura scorretta. Può essere molto utile un secondo test per valutare il grado di infiammazione attraverso la scenar terapia.

Nella fase acuta si andrà ad agire attraverso terapia fisica strumentale per alleviare il dolore e togliere l’infiammazione. Possono essere utili trattamenti manuali come l‘osteopatia e la terapia connettivale. In seconda battuta quando il piede inizia a dare meno problemi potremo andare ad agire attraverso il miofasciale e la ginnastica posturale e propriocettiva.

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